Pur riconoscendo a questi sistemi la capacità di potabilizzare l’acqua non potabile, (anche se maniera limitata e a seconda dei casi) come l’acqua salmastra o acqua di pozzo o di falda. Non è assolutamente da utilizzare su l’acqua potabile distribuita ed erogata dal consorzio idrico di zona. Quando l’acqua è potabile gode della massima garanzia di salubrità ed è a norma con la legge 31/2001 i cui parametri sono stati stabiliti dal ministero della salute nel 2001.
Dunque che senso ha potabilizzare un’ acqua già potabile?
Da tener presente che questi sistemi hanno importanti controindicazioni:
1. Hanno una manutenzione costosa periodica con cambio dei filtri e lampade ultraviolette;
2. Immette batteri e metalli pesanti nell’ acqua;
3. Non garantiscono la qualità dell’acqua poiché utilizzano lampade a raggi ultravioletti per uccidere i batteri, dunque informano l’acqua con radiazioni nocive che possono creare danni all'organismo, alla flora batterica intestinale;
4. Ancor più grave è che il trattamento osmotizzante - filtrante toglie all’ acqua gli importantissimi calcio e magnesio, minerali riconosciuti di grande beneficio sia per le ossa, per prevenire l’osteoporosi, che per l’apparato cardiovascolare, da assumere giornalmente. (Studio dell’università di Bologna pubblicato sulla rivista “Star meglio” numero 71).